«Avremmo superato comunque il limite di 1000 persone»

Salone dell’automobile

«Avremmo superato comunque il limite di 1000 persone»

3 marzo 2020 upsa-agvs.ch – In un’intervista del «Blick» il direttore del Salone Olivier Rihs ha parlato delle alternative alla cancellazione dell’evento, di assenze di visitatori ed espositori, di risarcimenti e del futuro della fiera. ​
 

abi. In un’intervista pubblicata martedì Olivier Rihs ha spiegato quanto sia stata bruciante l’improvvisa cancellazione dell’evento imposta dal Consiglio federale. Gli organizzatori avrebbero fatto di tutto e preso in considerazione qualsiasi scenario alternativo pur di mandare in scena il Salone nonostante la diffusione del coronavirus. Si era persino pensato di aprire i battenti esclusivamente ai giornalisti e di tenere solo conferenze stampa virtuali. «Ma avremmo superato comunque il limite di 1000 persone», ha dichiarato Rihs.

Per gli organizzatori la disdetta ha implicazioni sia finanziarie che morali. «Molti affermano che avremmo potuto trovare un’altra soluzione e tenere l’evento nonostante tutto», ha spiegato il direttore. «Ma il problema è che non avremmo avuto né il pubblico né tanto meno gli espositori». Stando a Rihs, questi ultimi avrebbero infatti salutato la cancellazione con favore e sollievo.

Quanto al risarcimento finanziario, il Geneva International Motor Show (GIMS) procederà a un’analisi e discuterà la situazione nei prossimi giorni. «Posso promettere solo una cosa: non volteremo le spalle agli espositori. Vogliamo ridurre al minimo il danno», ha annunciato Rihs. Non resteranno a mani vuote nemmeno i visitatori che hanno già comprato un biglietto. Come il GIMS ha sottolineato più volte, tutti gli ingressi verranno infatti rimborsati.

Una delle conseguenze della disdetta è che i costruttori presenteranno le loro novità solo in rete. E pensare che il Salone voleva contrastare proprio questa concorrenza con il suo nuovo concetto. «Purtroppo non potremo dimostrarlo», ha aggiunto Rihs. Al direttore, però, le presentazioni virtuali celebrate senza la stampa, soprattutto quelle che hanno aleggiato in rete martedì, sono sembrate «senza vita, proprio come le partite fantasma di hockey su ghiaccio». In altre parole, zero emozioni. «Spero che anche gli espositori la vedano così.»

Rihs, che sta per lasciare il suo incarico per passare al Gruppo Tamedia il 1° maggio, spera che il coronavirus non sia una condanna a morte per il Salone: «Mi auguro che le novità pianificate per quest’anno riusciranno ad attirare i costruttori al GIMS 2021». 


 

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