Vendite di febbraio
Veicoli plug-in in forte crescita
3 marzo 2020 upsa-agvs.ch – A febbraio 2020 le ibride plug-in hanno raggiunto una quota record sul mercato del nuovo di Svizzera e Principato del Liechtenstein.
pd. Nell’arco di un anno le ibride ricaricabili dall’esterno hanno quadruplicato la loro quota di mercato, arrivando al 4,0 percento. Insieme alle 100% elettriche, i veicoli dotati di presa elettrica si sono aggiudicati una fetta dell’8,1 percento a febbraio e del 7,9 percento dall’inizio dell’anno. L’obiettivo «10/20» di auto-suisse, secondo cui entro la fine dell’anno una vettura su dieci dovrà poter esser collegata alla rete elettrica, è dunque in vista – grazie ai grandi sforzi degli importatori di marca.
I veicoli plug-in non sono i soli ad approfittare della crescente domanda di propulsioni alternative. A febbraio 2020 – come peraltro nel mese precedente – quasi un’auto nuova su cinque venduta in Svizzera e Liechtenstein aveva un motore non convenzionale. Delle 19'108 prime immatricolazioni segnate a febbraio (-13,8 percento rispetto all’anno precedente) 3'636 unità, ovvero il 19,0 percento, fanno del tutto o parzialmente a meno del motore a combustione. Se si considera quello cumulato dall’inizio dell’anno, il risultato è persino migliore (19,2 percento) e segna un aumento di 10,7 punti percentuali rispetto al 2019.
Christoph Wolnik, portavoce di auto-suisse.
Stando all’analisi di Christoph Wolnik, portavoce di auto-suisse, la notevole crescita delle vetture alternative fa da puntello in una situazione complessivamente difficile in cui il mercato versa dall’inizio dell’anno (-12,1 percento rispetto al periodo di confronto): «Dall’inizio del 2020 tutte le propulsioni alternative – vale a dire a gas, ibride, plug-in o a celle a combustibile – hanno registrato forti incrementi. Il ventaglio sempre più ampio di modelli sembra aver trovato terreno fertile sul mercato e la cosa ci fa piacere. I nostri soci si impegnano molto perché questi modelli diventino un successo». Per Wolnik, il raggiungimento dell’obiettivo «10/20» di auto-suisse è fattibile se si considerano le tante novità annunciate per l’anno in corso.
È ancora difficile prevedere gli effetti che la diffusione del coronavirus COVID-19 in Europa e nel mondo produrrà sul mercato svizzero. Per quanto noto ad auto-suisse, le catene di approvvigionamento di costruttori e importatori sarebbero stabili. Wolnik afferma: «Al momento non siamo a conoscenza di limitazioni alla disponibilità di auto dovute al coronavirus. Comunque monitoriamo attentamente la situazione e ci teniamo in stretto contatto con i nostri soci». Ad oggi – conclude Wolnik – non sono nemmeno prevedibili le ripercussioni della disdetta del Geneva International Motor Show a seguito del divieto di grandi manifestazioni.
I dati dettagliati per marchio sono disponibili sul sito www.auto.swiss
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pd. Nell’arco di un anno le ibride ricaricabili dall’esterno hanno quadruplicato la loro quota di mercato, arrivando al 4,0 percento. Insieme alle 100% elettriche, i veicoli dotati di presa elettrica si sono aggiudicati una fetta dell’8,1 percento a febbraio e del 7,9 percento dall’inizio dell’anno. L’obiettivo «10/20» di auto-suisse, secondo cui entro la fine dell’anno una vettura su dieci dovrà poter esser collegata alla rete elettrica, è dunque in vista – grazie ai grandi sforzi degli importatori di marca.
I veicoli plug-in non sono i soli ad approfittare della crescente domanda di propulsioni alternative. A febbraio 2020 – come peraltro nel mese precedente – quasi un’auto nuova su cinque venduta in Svizzera e Liechtenstein aveva un motore non convenzionale. Delle 19'108 prime immatricolazioni segnate a febbraio (-13,8 percento rispetto all’anno precedente) 3'636 unità, ovvero il 19,0 percento, fanno del tutto o parzialmente a meno del motore a combustione. Se si considera quello cumulato dall’inizio dell’anno, il risultato è persino migliore (19,2 percento) e segna un aumento di 10,7 punti percentuali rispetto al 2019.
Christoph Wolnik, portavoce di auto-suisse.
Stando all’analisi di Christoph Wolnik, portavoce di auto-suisse, la notevole crescita delle vetture alternative fa da puntello in una situazione complessivamente difficile in cui il mercato versa dall’inizio dell’anno (-12,1 percento rispetto al periodo di confronto): «Dall’inizio del 2020 tutte le propulsioni alternative – vale a dire a gas, ibride, plug-in o a celle a combustibile – hanno registrato forti incrementi. Il ventaglio sempre più ampio di modelli sembra aver trovato terreno fertile sul mercato e la cosa ci fa piacere. I nostri soci si impegnano molto perché questi modelli diventino un successo». Per Wolnik, il raggiungimento dell’obiettivo «10/20» di auto-suisse è fattibile se si considerano le tante novità annunciate per l’anno in corso.
È ancora difficile prevedere gli effetti che la diffusione del coronavirus COVID-19 in Europa e nel mondo produrrà sul mercato svizzero. Per quanto noto ad auto-suisse, le catene di approvvigionamento di costruttori e importatori sarebbero stabili. Wolnik afferma: «Al momento non siamo a conoscenza di limitazioni alla disponibilità di auto dovute al coronavirus. Comunque monitoriamo attentamente la situazione e ci teniamo in stretto contatto con i nostri soci». Ad oggi – conclude Wolnik – non sono nemmeno prevedibili le ripercussioni della disdetta del Geneva International Motor Show a seguito del divieto di grandi manifestazioni.
I dati dettagliati per marchio sono disponibili sul sito www.auto.swiss
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